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(Ak: Uusi sivu: <center>Prot. n. 139 DISCORSO CATECHETICO PER L’INIZIO DELLA SANTA E GRANDE QUARESIMA '''+ B A R T O L O M E O I°''' PER MISERICORDIA DI DIO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI ...)
 
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Nykyinen versio 20. helmikuuta 2010 kello 14.21

Prot. n. 139


DISCORSO CATECHETICO PER L’INIZIO DELLA SANTA E GRANDE QUARESIMA


+ B A R T O L O M E O I°

PER MISERICORDIA DI DIO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI – NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA, SIA GRAZIA E PACE DAL NOSTRO SIGNORE E SALVATORE GESU’ CRISTO

E DA NOI PREGHIERA, BENEDIZIONE E PERDONO

Fratelli e Figli amati nel Signore,

da domani entriamo nello stadio della Santa e Grande Quaresima. Nel Vespero quaresimale del Perdono che si canterà più tardi, ascolteremo il sacro innografo che ci esorta: “Gioiosamente cominciamo il tempo del digiuno, sottoponendoci alle lotte spirituali”, preparàti ad accogliere la Passione Immacolata e la Santa Resurrezione del nostro Signore Dio e Uomo.

Cercate dunque, da principio una disposizione gioiosa per impegnarvi con successo nelle lotte spirituali del periodo di compunzione delle purificazioni e dell’elevazione. Il digiuno, la continenza, la moderazione, la limitazione dei desideri, la preghiera intensa, la confessione e gli altri elementi che caratterizzano il periodo della Grande Quaresima, in nessun caso devono essere interpretati come doveri gravosi, pesi insopportabili o come lavori forzati che portano scoraggiamento e malinconia. I medici, quando raccomandano dieta o ginnastica o altri esercizi necessari per la salute psico-somatica ed il vigore, la prima cosa che cercano, come indispensabile presupposto di successo, sono la piacevole disposizione psichica dell’interessato, il sorriso ed il pensiero positivo e di speranza. Allo stesso modo queste cose valgono anche per il santo Stadio del periodo di digiuno, che si apre davanti a noi.

Bisogna che vediamo la Grande Quaresima come un prezioso dono divino! Come dei grandi momenti della grazia di Dio che vuole che ci allontaniamo dalle cose poco solide, dal poco zelo e dall’odore di morte, e che ci eleviamo più in alto, verso la completa sfera dello spirito, di salute e di vita! Come la grande occasione che ci è data per disintossicare l’anima da ogni passione e per liberare il corpo da ciò che è superfluo, dannoso, mortale! Di conseguenza, come una nostra molto grande contentezza e gioia. Vera festa e letizia! Ma il digiuno, carissimi, che la Chiesa chiede ai suoi figli, la continenza, la moderazione, la limitazione dei desideri e dei piaceri e delle affini spese superflue, rappresentano letteralmente una ricetta salvifica specialmente quest’anno in cui è esplosa la grande crisi economica mondiale, la quale cova un pericolo immediato di fallimento, non solo dei “padroni” e delle imprese, ma di paesi interi, in tutto il mondo, con un conseguente disastroso risultato, l’aumento verticale della disoccupazione, il crearsi di interi eserciti di nuovi poveri, la disperazione, l’esplosione di insurrezioni civili, l’aumento della criminalità e altre conseguenze negative.

La Grande Quaresima ci insegna a camminare quotidianamente con un poco di meno, senza la sfrenatezza della esagerazione, dello spreco e della ostentazione! Respingiamo la cupidigia. Ignoriamo le sfide della pubblicità, la quale presenta continuamente nuove false necessità e limitiamoci alle cose assolutamente indispensabili e necessarie, con voluta dignitosa moderazione. Non siamo un branco di consumatori di uomini insaziabili, sconsiderati e senza cuore, ma una comunione di persone sensibili, che danno con amore un posto e una mano di aiuto all’altro, al nostro “prossimo”, che ha di meno e che è in difficoltà. Ci insegna ancora la pazienza e la perseveranza nelle piccole e grandi privazioni, ma anche contemporaneamente la ricerca dell’aiuto e della misericordia di Dio con grande fiducia nella sua affettuosa Provvidenza.

Così Cristo vuole la Quaresima! Così l’hanno vissuta tutti i Santi. Così hanno combattuto la loro lotta i nostri fedeli padri. Così la ha conosciuta fin dal passato la nostra Gente. Così la presenta e la proclama e sempre allo stesso modo, a Costantinopoli, nella presente difficile combinazione internazionale, la Chiesa, Madre molto esperta e incessantemente sobria.

Affermando e proclamando queste cose dal sacro Fanar, nell’amore di Cristo e con sentimenti di responsabilità, auguriamo paternamente l’inizio di un Santo Stadio in ogni benedizione spirituale ed in un bene portatore di frutti.

Santa e Grande Quaresima 2010

Il Patriarca di Costantinopoli,
fervente intercessore presso Dio di voi tutti